1) Secondo i dati della Fondazione Atkins Chiti – Donne in musica, il 90% di tutte le istituzioni musicali europee sono dirette da uomini e solo il 4% della musica programmata è composta da donne. In Italia i direttori di conservatorio sono 13 donne e 41 uomini. Perché secondo Lei?
Poche donne hanno il coraggio di battagliare per imporsi. In genere il carattere delle donne è più mansueto e remissivo. Molte donne pensano soprattutto alla famiglia perché è costituzionalmente naturale. Essere compositrice richiede una psiche contraria a questo, molta dedizione e forza di volontà, e naturalmente talento. Comunque, il mondo è pieno di uomini che tentano o credono di essere compositori e non lo sono, ovvero non ne sono all’altezza. L’uomo ha un connaturato bisogno di sentirsi realizzato e affermato, molto più della donna, che spesso trova la sua realizzazione con la famiglia. Tra quelli che si prefiggono di studiare composizione, molti ottengono poi un diploma o una laurea esclusivamente perché hanno imparato le tecniche compositive. Imparare a leggere e scrivere la musica non è molto diverso dal leggere e scrivere le parole. A volte nel maschio c’è l’ambizione di studiare composizione e anche direzione d’orchestra, solamente perché sono materie che possono dare potere e notorietà.
Invece, sono in numero inferiore le donne che cercano potere e notorietà senza avere le qualità necessarie. Se per caso si impegnano nello studio della composizione e capiscono di non esserne all’altezza, smettono subito di studiare. L’uomo con le stesse qualità persevera per non sentirsi sminuito. In realtà, un riconoscimento di studio ufficiale o un voto alto non significano niente. Occorrono delle doti ancora più elevate oltre alla naturale musicalità per essere un vero compositore e, aggiungo, anche direttore d’orchestra. Doti che il compositore e il direttore d’orchestra stessi non riescono di sovente a comprendere e quindi insegnare.
2) Nei conservatori ci sono ancora classi prettamente femminili e classi maschili (ad esempio l’arpa solo per le donne femminile, i tromboni, la tuba e il contrabbasso solo per gli uomini e anche il jazz e le percussioni). E’ solo un fatto storico/culturale? C’è un fattore fisico (la pesantezza degli strumenti)? Oppure c’è altro?
La ragione è quasi sempre di genere fisico. L’Arpa richiede mani più piccole. Il trombone e la tuba richiedono forza fisica e soprattutto polmonare, il contrabbasso richiede un fisico alto, ma forse in futuro ci saranno più donne che lo suoneranno visto che l’altezza generale della popolazione sta aumentando. Di conseguenza si potrebbe pensare che anche le capacità dei polmoni potrebbero dunque permettere a più donne di suonare i tromboni e la tuba.
Che ci siano pochissime donne nel Jazz potrebbe essere dovuto a un fattore storico/culturale perché inizialmente veniva suonato in locali malfamati e di notte ed è una musica quasi sempre forte e molto irruente. Alla stessa stregua le percussioni sono strumenti aggressivi, raramente melodici e prevalentemente ritmici che raramente agiscono in ambiti autonomi, anche se esistono composizioni e concerti per sole percussioni. Credo sia per questo che non attraggono molto le donne, per loro natura meno irruenti degli uomini.
3) Perché i direttori d’orchestra sono solo uomini secondo lei?
Oltre ad un retaggio storico (l’uomo ha ricoperto sempre il ruolo di capo), c’è il fatto che le donne sono fisicamente più esili e aggraziate, qualità che non si addicono a questo tipo di disciplina che richiede più aggressività e forza. E’ la stessa cosa per la quale i muratori non fanno i ballerini.
4) Di fatto nella storia della musica leggera le donne hanno un peso simile rispetto agli uomini. Nella musica classica sembra ancora prevalere il genere maschile (direzione d’orchestra, direzione conservatori, composizione, strumentisti). Perché?
Nella musica leggera, per quello che riguarda i soli cantanti, non vi sono differenze, mentre gli strumentisti delle orchestre che li accompagnano sono gli stessi che fanno musica classica, molti dei quali non sono riusciti a inserirsi nel mondo ideale che avrebbero desiderato. Chiunque sa cantare, soprattutto se ha una bella voce, ed è per quello che nel mondo della lirica e della musica leggera le donne si equivalgono agli uomini. Riguardo alle “band” di musica leggera, questo tipo di musica è sempre più energica e percussiva della musica classica e quindi attira fisicamente meno alle donne, pur rimanendo musica che piace.